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Messala, e
Corvino dissero
auspicj maggiori, ovvero
pubblici; de' quali intendevano i
Patrizj Romani, quando
nelle
contese Eroiche replicavano alla plebe,
Auspicia
esse sua. Tutto ciò dalla
Provvedenza ordinato,
per dar principio all'Uman Genere Gentilesco,
Platone stimò essere stati scorti
provvedimenti umani de'
primi
Fondatori delle Città. Ma nella
barbarie ricorsa,
che dappertutto
distruggeva le Città, nella stessa guisa
si salvarono le
Famiglie, onde provennero le
Novelle
Nazioni d'Europa; e ne restarono agl'
Italiani dette
castella tutte le
Signorie, che novellamente vi sursero:
perchè generalmente s'osserva, le
città più
antiche,
e quasi tutte le
capitali de' popoli essere poste sull'
alto
de' monti, ed al contrario i
villaggi sparsi per le
pianure:
onde debbono venire quelle frasi latine
summo loco,
illustri loco nati, per significar
nobili; et
imo loco, obscuro
loco nati per dir
plebei; perchè, come vedremo
appresso, gli
Eroi abitavano le
Città, i
Famoli le
campagne.
Però sopra tutt'altro per le
fontane perenni fu detto
da'
Politici, che la
comunanza dell'acqua fusse stata
l'occasione, che da presso vi si unissero le
Famiglie;
e che quindi le
prime comunanze si dicessero φρατρίαι da'
Greci, siccome le
prime Terre vennero dette
pagi a' Latini,
come da'
Greci Dori fu la fonte chiamata πηγὴ:
ch' è l'
acqua prima delle due principali solennità delle
nozze; le quali da'
Romani si celebravano
aqua, et igni:
perchè i
primi matrimonj naturalmente si contrassero tra
uomini, e donne, ch'avevano l'
acqua, e 'l fuoco comune,
e si erano d'una
stessa famiglia; onde, come sopra
si è detto, da
fratelli, e sorelle dovettero incominciare:
del qual
Fuoco era Dio il
Lare di ciascheduna
Casa; dalla qual'origine vien detto
Focus Laris il fuocolajo;
dove il
Padre di famiglia sagrificava agli Dei della
Casa; i quali nella
Legge delle XII. Tavole al capo