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dietro; il quale è stato finora preso per
simbolo dell'eloquenza;
la qual Favola nacque ne' tempi, che non
sapevano ancora gli Eroi articolar la favella, come si è
appieno sopra dimostro. Delle
Colonie marittime è la
Favola della
rete, con la quale
Vulcano Eroico strascina
da mare Venere, e Marte plebei; la qual distinzione
sarà qui appresso generalmente spiegata; e 'l
Sole gli
scuopre tutti nudi, cioè non vestiti della luce civile,
della quale rifulgevan gli Eroi, come si è testè detto;
e
gli Dei, cioè i
Nobili dell'Eroiche Città, quali si sono
sopra spiegati,
ne fanno scherno, come fecero i Patrizj
della povera plebe Romana antica.
E finalmente quindi ebbero gli
Asili la loro primiera
Origine: onde
Cadmo con l'
asilo fonda
Tebe, antichissima
città della Grecia:
Teseo fonda
Atene sull'
Altare
degl'Infelici, detti con giusta idea
infelici gli empj
vagabondi, ch'erano privi di tutti i Divini, ed umani
beni, ch'avea produtto a pj l'Umana Società:
Romolo fonda
Roma con l'
asilo aperto nel
luco; se non più tosto,
come Fondatore di Città nuova, esso co' suoi
compagni la fonda sulla pianta degli
asili, ond'erano
surte l'antiche Città del Lazio; che generalmente
Livio in tal proposito diffinisce
vetus urbes condentium consilium;
e perciò male gli attacca, come abbiam veduto
sopra, quel detto, ch'
esso, e i suoi compagni erano figliuoli
di quella Terra. Ma per ciò, che 'l detto di
Livio fa al nostro proposito, egli ci dimostra, che gli
asili furono l'
origini delle Città; delle quali è
propietà eterna, che gli uomini vi vivono sicuri da violenza.
In cotal guisa dalla moltitudine degli empj vagabondi
dappertutto riparati, e salvi nelle Terre de' Forti pj
venne a
Giove il grazioso titolo d'
Ospitale; perocchè
sì fatti
asili furono i
primi ospizj del Mondo, e sì fatti
ricevuti, come appresso vedremo, furono i
primi ospiti,
ovvero
stranieri delle prime Città: e ne conservò la